Cinema Eden ore 21:00
ENZO JANNACCI – VENGO ANCH’IO
di Giorgio Verdelli
Simone Emiliani – Sentieri Selvaggi, intervista il regista Giorgio Verdelli
ENZO JANNACCI – VENGO ANCH’IO
regia Giorgio Verdelli
produzione Sudovest Produzioni (Silvia Fiorani, Giorgio Verdelli), Indigo Film (Nicola Giuliano, Francesca Cima, Carlotta Calori, Viola Prestieri), Gianfranco Romano, Ala Bianca Group, Jando Music
durata 97’
lingua italiano
paesi Italia
fotografia Giuseppe Taolotta
montaggio Vitaliano Murdocco
nella parte di se stessi Roberto Vecchioni, Diego Abatantuono, Paolo Jannacci, Dalia Gaberscik, Vasco Rossi, Claudio Bisio, Massimo Boldi, Cochi Ponzoni, Elio, Dori Ghezzi, Paolo Tomelleri, Nino Frassica, Paolo Rossi, Francesco Guccini, Massimo Martelli, Gino & Michele, J-Ax, Paolo Conte, Valerio Lundini, Francesco Gabbani, Guido Harari
Sinossi
Talento immenso e spiazzante, Enzo Jannacci ha navigato tra tanti generi diversi perché lui stesso era un “genere” unico. Nella Milano degli anni Sessanta, Jannacci ha scelto di raccontare gli esclusi e ha saputo recuperare e innovare la canzone popolare milanese anche attraverso collaborazioni con artisti come Dario Fo, Giorgio Strehler, Fiorenzo Carpi. Questa sua spiccata sensibilità, artistica e umana, si è tradotta negli anni in una costante invenzione linguistica e musicale che gli ha permesso di muoversi con maestria tra canzone d’autore e cabaret, rock’n’roll e jazz, teatro e cinema. In questo film, a bordo di un vecchio tram, si è trasportati in una Milano senza tempo che restituisce, attraverso un vastissimo repertorio spesso inedito e a prestigiose testimonianze di amici e colleghi – dal figlio Paolo a Vasco Rossi e poi Paolo Conte, Claudio Bisio, Diego Abatantuono, Roberto Vecchioni e molti altri – il ritratto sorprendente di un artista straordinario.
Commento del regista
Enzo Jannacci vengo anch’io non è una biografia di Enzo Jannacci, ma un’esplorazione del suo mondo insieme ai suoi amici e ai suoi “allievi” di più generazioni. L’artista Jannacci era inscindibile dall’uomo, da quel genio la cui capacità di sintesi e di invenzione non ha mai smesso di stupire ed emozionare. Ci manca Jannacci. Ci manca quel suo sorriso stralunato e intelligente capace di catturare un mondo con una parola racchiudendolo in un “Perché no”. Di tutto questo molto sarà nel film e molto no, perché Jannacci ha avuto una produzione artistica immensa, ma sicuramente arriverà a “Quelli che fanno un lavoro d’équipe convinti di essere assunti da un’altra ditta”.
Prezzo del biglietto € 7