Teatro Pietro Aretino ore 9,30 > 13,00
giornata di studi – II parte
LO SPETTATORE DIGITALE
intervengono
Laura Gemini Prof.ssa associata in Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università di Urbino Carlo Bo
La liveness (digitale) nel distanziamento sociale. Riflessioni e dati sullo spettatore dal vivo online
Leonardo Giusti Design Lead – Google Inc.
Creazione artistica e intelligenza artificiale
Paolo Giulierini Direttore Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Tecnologia e Beni Culturali. Come attrarre nuovi pubblici
Susan Broadhurst Prof.ssa in Performance and Technology – Brunel University of London
The Audience and Multi-modal approaches to Digital Performance Practice
Francesco Marcantoni Esimple
Realtà aumentata e realtà virtuale come nuova forma di spettacolo
Antonio Pizzo professore associato in discipline dello spettacolo (multimedialità e teatro) Università di Torino
Un nuovo patto spettatoriale: intermedialità, virtualità e immersione.
nel corso della giornata di studi interverranno artisti dei progetti
Residenze Digitali – BUGS habitat digitali per il teatro ragazzi – In-Box Digitale
e spettatori di Spettatori Erranti, Lo spettatore professionista, Casa Teatro
In occasione della giornata di studi la redazione Altre Velocità sarà presente in presenza e in remoto, al fine di
documentare i lavori restituendoli tramite un apposito report, uno strumento di rilancio, diffusione e ulteriore
problematizzazione delle tematiche, anche in vista di futuri percorsi di studio, analisi e nuove progettualità.
Altre Velocità redazione intermittente sulle arti sceniche contemporanee altrevelocita.it
Teatro Pietro Aretino ore 14,00
SPETTATORI LA GRAN REUNION #4
appuntamento nazionale dei gruppi di spettatori in Italia
Gruppi di spettatori aderenti a progetti di formazione e coinvolgimento del pubblico si incontrano ad Arezzo, in presenza o in streaming, per condividere motivazioni, desideri, visioni del pubblico a teatro
partecipano all’edizione 2020, in presenza
CasaTeatro – Murmuris/Unicoop (Firenze)
CasaTeatro – Murmuris/Unicoop (Lastra a Signa)
Zut – Spazio Zut (Foligno)
I Visionari della danza – Sosta Palmizi (Arezzo)
SpettAttori, Libera Accademia (Arezzo)
Spettatori Erranti, Rete Teatrale Aretina (Arezzo)
Spettatori Erranti Valdarno, Rete Teatrale Aretina (Valdarno)
Spettatori Erranti Val di Chiana, Rete Teatrale Aretina (Val di Chiana)
Spettatore professionista (Foligno)
L’Italia dei Visionari Be SpectACTive! – CapoTrave/Kilowatt (Sansepolcro, AR)
partecipano all’edizione 2020, in remoto
CasaTeatro – Murmuris/Unicoop (Pontedera)
CasaTeatro – Murmuris/Unicoop (Lucca)
Palchetti Laterali – Università del Salento (Lecce)
Officine Papage – Teatro dei Coraggiosi (Pomarance, PI)
La Konsulta, Teatro dei Venti / Festival Trasparenze (Modena)
I Pionieri della visione, Cy Twain (Tuscania, VT)
Casa dello Spettatore – (Roma)
Avanguardie 20-30 (Bologna)
Direzione Teatro – Ateatroragazzi (Assisi, PG)
Interventi in live streaming di
Julia Varley attrice dell’Odin Teatret e coordinatrice artistica del Nordisk Teaterlaboratorium
Passato, presente e futuro dell’Odin Teatret e dei suoi spettatori
Gabriele Sofia insegna arti sceniche, maître de conférences Université Grenoble Alpes (Francia)
Le acrobazie dello spettatore. Spettatore dal vivo e digitale, cosa cambia dal punto di vista cognitivo
Teatro Pietro Aretino ore 17,30
Anna Maria Monteverdi presenta il suo ultimo libro
LEGGERE UNO SPETTACOLO MULTIMEDIALE
La nuova scena tra videomapping, interaction design e intelligenza artificiale
Dino Audino editore
Teatro Pietro Aretino ore 18,30 e ore 21,30
GenoveseBeltramo
IL MEZZO
liberamente ispirato a “Il Visconte dimezzato” di Italo Calvino
scritto e diretto da Savino Genovese
con Viren Beltramo e Savino Genovese
riprese e montaggio video Fabio Renis
stop motion a cura di Andrea Canepari
riprese VR 360 Stefano Sburlati
musiche di Henoel Grech
costumi Giulia Del Santo
assistente alla regia Gabriele Vaschetti
tutor digitale Antony Mistretta
progetto vincitore del bando BUGS – habibat digitali per il teatro ragazzi
un progetto di KanterStrasse, Officine della Cultura, Officine Papage, Pilar Ternera, Straligut Teatro
Ne IL MEZZO è stata divisa ogni cosa a metà. Il teatro e il cinema. L’attore in carne ed ossa e lo stop motion. La scenografia teatrale e gli scenari in video. Ci siamo divisi i personaggi, i costumi, le voci, le espressioni, le parole. Questa divisione ci è servita e ci ha permesso di
comprendere la bellezza dell’esperienza vissuta nella sua interezza. IL MEZZO racconta la storia di come il Visconte Medardo di Terralba, partito per andare in guerra contro i turchi, tornò dalla Boemia diviso in due metà, una buona e una cattiva, e di come la comunità di cui fa parte si relaziona con questa, più che eccezionale, particolarità. Un universo di personaggi che ci mostrano le infinite sfaccettature e sfumature di cui è fatto il genere umano.
“Quando lessi per la prima volta il Visconte Dimezzato di Italo Calvino mi resi conto fin da subito che mi avrebbe cambiato la vita. Ero adolescente, avevo un gran bisogno di capire chi fossi e allo stesso tempo volevo trovare il modo di incanalare tutta l’energia che continuavo a disperdere in modo confuso. Ai tempi non ero un gran lettore, ma l’incontro con questo capolavoro mi ha fatto fare la pace con i miei slanci fuori misura, con le mie piazzate imbarazzanti con le mie azioni a sproposito. Ero sì un ragazzo vivace, ma il pensiero di essere sbagliato mi invadeva quotidianamente. Non ricordo cosa in particolare colpì la mia percezione di teenager, rammento solo, con grande chiarezza, la sensazione di consapevolezza che mi pervase. Ero un adolescente e forse per la prima volta ne ero felice. Potevo vivere tutto quello che c’era scritto, sia le vicende più cruente e spietate, che quelle leggere e divertenti. Quel libro mi rappresentava. Pensavo di essere anche io fatto di due metà. Metà bambino e metà adulto. Potevo comprenderle entrambe. Così a distanza di anni ho deciso di affrontare questo capolavoro trasformandolo in un’opera teatrale che potesse riportare e far convivere le due parti di me su un palco per un pubblico.”
Savino Genovese
VR + live è previsto l’utilizzo di un casco di realtà virtuale igienizzato a ogni utilizzo